L’avvocato Deolane Bezerra non nega di essere un’adepta di procedure estetiche. Martedì scorso (03), le è stato chiesto quali interventi avesse già fatto e ha risposto: “Tutti quelli che puoi immaginare, amore mio! Anche nel ‘pappagallino’ ho fatto”, ha confessato, riferendosi anche alla sua ninfoplastica, chirurgia plastica intima.
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La ninfoplastica non è una novità, men che meno tra le celebrità. Oltre a Deolane, altre personalità hanno già confessato di aver subito l’intervento, come Maíra Cardi, Geisy Arruda, Viviane Tube (madre di Viih Tube) e Letícia Santiago (ex-BBB14).
Ma alla fine, a cosa serve e come viene eseguita la procedura?
Conosciuta anche come labioplastica, la chirurgia intima ha lo scopo di ridurre l’ipertrofia delle piccole labbra vaginali. In alcuni casi l’indicazione è funzionale, mentre in altri si cerca un’estetica più “armoniosa” per la vulva.
La ginecologa Anamarya Rocha della JK Estetica Avanzata – clinica di San Paolo di riferimento in ninfoplastica – responsabile della chirurgia di Deolane e Viviane Tube, spiega l’argomento in dettaglio.
Attualmente, con l’alta tecnologia, la procedura al laser può essere considerata minimamente invasiva, secondo Anamarya: “Qui [a JK], la ninfoplastica ha un buon recupero, migliore rispetto al metodo convenzionale, perché realizziamo la procedura con il laser Monalisa Touch, la tecnologia più moderna in termini di chirurgia minimamente invasiva della vulva. Questo apparecchio oltre a fare l’ablazione, rigenera anche il tessuto, facilitando il recupero”.
L’intervento viene eseguito sotto anestesia locale e sedazione orale. Il tempo di esecuzione è breve – in alcuni casi, in meno di un’ora. Per questi motivi, il post-operatorio è considerato “tranquillo”, senza la necessità di ricovero in ospedale.
“Consiglio di fare almeno le prime 48 ore di crioterapia (applicazione di ghiaccio sul posto) e prescrivo il farmaco a casa per circa cinque giorni. Le attività sessuali e di svago possono riprendere un mese dopo l’intervento, e le attività fisiche intorno ai 15-20 giorni, tranne gli esercizi di sfregamento nella zona intima, come il ciclismo”, ha spiegato la ginecologa.
La ninfoplastica, come qualsiasi altro intervento di chirurgia plastica, deve rispettare l’anatomia e il limite di taglio, in modo che le ninfe (piccole labbra vaginali) non perdano le loro funzioni di mantenere la lubrificazione della zona e proteggere la vagina dai batteri. Quindi, è evidente l’importanza di consultare un professionista abilitato – un ginecologo specializzato in ginecologia rigenerativa funzionale ed estetica o un chirurgo plastico.
